Presentazione editoriale|Kill the Covid. A.Bavari, S.Aliscioni

KILL THE COVID!\IL LIBRO\UNA SAGA HORROR/RURALE
A CURA DI ALESSANDRO BAVARI E SARA ALISCIONI
Mockumentary narrativo e fotografico
120 pagine per oltre 250 immagini.
Prima tiratura limitata di 500 copie, ogni copia è numerata e firmata dagli autori

In presenza degli autori  Venerdì 18 ottobre 2024 ore 18.30  ingresso libero

Ambientata in Italia nella regione Marche, nella contrada di campagna Bura, una saga rurale dalla soluzione artistica aspra, ruvida e grottesca, Kill the Covid! vuole rappresentare la sconfitta del virus, e dunque del male, per mano degli abitanti del posto. Nella trama marchigiana di malocchi, fatture e fattucchiere, streghe e fantasmi, la narrazione visiva e fotografica rimanda contemporaneamente all’antico ed al moderno, in una ambientazione intensa e rurale caratterizzata dalla campagna, dai campi di girasoli, dai boschi, dai vecchi casali circondati dall’ara. Avvezzi ai racconti di streghe, lupi panari, pentole sonanti, figure misteriose vaganti in case abbandonate, falò accesi, malocchi e fatture, sagome che appaiono nella notte vicino al ponte del Diavolo, gli abitanti del posto impavidi e senza pietà, affrontano, combattono, catturano, maltrattano, scherniscono ed uccidono il Covid mostrandone il trofeo e ciò che resta delle sua membra. Sono i testimoni delle leggende popolari oltre che i custodi di quelle formule arcane, tramandate di generazione in generazione, capaci di esorcizzare ogni maleficio ed escogitare incantesimi. Le credenze, con la potenza dei riti e delle parole che evocano qualcosa o qualcuno, hanno reso possibile la materializzazione del virus in un archetipo macroscopico con sembianze sia umane che animalesche, dall’aspetto grottesco e goffo, la cui unica dote è una congenita ed ostinata stupidità. Con i loro scongiuri e miscele di ingredienti magici, accompagnate da antiche litanie, sono riusciti a guardarlo dritto negli occhi gettandogli contro il suo stesso male fino ad annientarlo. La natura può essere terribile, ma gli uomini possono esserlo di più e questa storia ne è la testimone

ALESSANDRO BAVARI
Considerato pioniere dell’arte digitale, Alessandro Bavari sviluppa nel corso degli anni il proprio linguaggio artisticodigitale affrontandolo sin dal 1993 in tuttele sue espressioni come ulteriore disciplina di ricerca audio-visiva.Le sue opere sono state pubblicate su centinaia di riviste e libri d’arte oltre che essere oggetto di studio continuo inuniversità e istituti in tutto il mondo.Nel 2011 vince ilGolden NicaalPrix Ars ElectronicaconMetachaosprimo premio per la miglior animazione.È grazie a questo video futuristico che Alessandro nel 2017 viene contattato dalla 20th Century Fox come concept artistper il filmAlien: Covenanttramite una chiamatadiretta da Sir Ridley Scott.Continua a lavorare come direttore artistico nel cinema con registi come Gabriele Lavia e Luca Guadagnino oltre checome concept artist e direttore artistico nel campo dei videogiochi.Oltre al Golden Nica raccoglie vari premitra cui ilDigital Hall of Fame Awardal3D Festival Awards di Copenaghen, ilpremioPhoto-realistic imagesall’Adobe The Power of Design-European Competitiona Londra, il2001 InternationalDigital Art Awardin Australia e ancora alClio Awards One ShowAwards,Art Director Club Awardse molti altri.Ha esposto in varie gallerie e musei come alMuseo della Permanentedi Milano, alMuseo la Pelandaall’ex Mattatoio diRoma, alSalon Art Parispresso ilMuseo del Louvre, allaGuinness Storehousea Dublino, al Museo d’Arte di Jyväskyläin Finlandia, all’esposizioneState of Digital Artpresso ilDevos Art Museumnegli USA, alDigital Hall of FamediStoccolma, alPalazzo delle Artidi Napoli, alMuseo d’Arte Itabashia Tokyo, alMimi and Ian Rolland Art andVisualCommunication Centernegli USA, alFIMA-Festival International Montreal en Artsin Canada, alKronos Art BCN2020a Barcellona, allaDigitalArt Factorya Roma e molti altri.Dal2021 le sue opere entrano a fare parte delle collezioni NFTs ed esposte alla Biennale di Venezia nel 2022

SARA ALISCIONI
Sara, si dedica alla fotografia e alla calligrafia fotografica dal 2006. Ha maturato la matrice artistica dal padre, musicistae compositore, che l’ha condotta ad esplorare non solo il mondo delteatro, a cui si è dedicata per diversi anni sia comeinterprete che come fotografa di scena, ma anche della musica, studiando per diversi anni solfeggio classico e il basso,nonché del cinema, influenzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia dove ilpadre ha lavorato in qualità di tecnicodel suono.Ha seguito, oltre ai diversi corsi sulle tecniche fotografiche e workshop dedicati al reportage di viaggio, la formazionepromossa dal MoMA sulla fotografia come mezzo di espressione artistica individuale,come tecnica di esplorazione dellarealtà e documentazione della società nonché come strumento di comunicazione e critica della nostra cultura.Successivamente, spinta dall’interesse per la storia che attinge al fotogiornalismo come fonte primaria, con University ofLondon & Royal Holloway, ha seguito il corso sull’uso delle immagini, dei film e la loro interpretazione storica nel XXsecolo. Nel 2022 entra a far parte delle piattaformesloika.xyz, Ninfa.io,KnownOrigin.ioe Foundation.app che curano erilasciano collezioni NFT rendendo le opere d’arte e, nello specifico caso, la fotografia NFT, facilmente accessibile siaper gli artisti che per i collezionisti.Fra le attività seguite, Sara ha curato diversi lavori di backstage fotografici, ultimo tra questi presso il Museo Macro diRoma. Dopo aver accresciuto la sua conoscenza, ha inoltre maturato il suo stile grazie alla formazione continua equotidiana dell’artista Alessandro Bavari.Uniti dalla fotografia come espressione d’arte, oltre che dal loro legame personale, insieme hanno realizzato questoprogetto, unico nel suo genere e perfettamente allineato con il loro modo comune di produrre “visioni”.