Mi chiamo Fabiomassimo Antenozio e nella vita sono un fotografo Lifestyle, con la passione per i reportage che considero una delle forme più alte della fotografia, sia che sia un fatto storico, un’indagine giornalistica, un viaggio, un racconto di vita, un lieto evento o un fatto di cronaca, sia che sia un’immagine che ci regala emozione.
Dopo un’adeguata preparazione preliminare e una pianificazione sufficientemente dettagliata, nel 2019 decido di intraprendere il mio terzo viaggio in Bolivia.
Perché la Bolivia?
Un passo indietro…
…2013
nel 2013 intraprendo Il mio primo viaggio in Bolivia con l’obiettivo di rendere visibile la storia di una comunità poco conosciuta: gli Afroboliviani.
Gli Afro-Boliviani sono discendenti degli schiavi africani deportati tra il 1500 e il 1791, anno in cui fu abolita la schiavitù. Rimangono vittime per la loro inferiorità in chiave razziale, fino alla rivoluzione nazionalista del 1952.
Un’etnia di ‘immigrati’ deportati che oggi vivono per lo più in una zona disagiata dello Yungas con problemi di malasanità e povertà.
La mia scelta per questa regione della Bolivia era giustificata dai contatti diretti con la comunità Afroboliviana che dal tempo dei Conquistadores e in seguito, dal 1953 a oggi possiede terreni coltivati principalmente a coca, fonte fondamentale di economia della comunità. Questi terreni sono eredità delle “haciendas” di famiglie benestanti, trasferitesi da Potosi, che per aumentare i profitti, mantennero lo stesso sistema sociale basato sulla schiavitù e la servitù. La storia ci conferma che la prima regione di maggior affluenza fu Potosi (per via della sua miniera d’argento, il Cerro Rico che nel 1600 era la più grande del mondo).
Solo con lo stato plurinazionale proclamato da Evo Morales i deputati neri si sono seduti sugli scranni dell’Assemblea….
CIQUITANIA
Deve essere completato, per tale ragione è stata lanciata una campagna crowdfunding per aiutare l’autore a realizzare il progetto.
La partecipazione all’incontro è gratuita e aperta a tutti.
Lunedì 9 gennaio 2023 alle ore 20.00
si consiglia comunque la prenotazione info@csfadams.it